Personalmente, lo ringrazio tanto per quel meraviglioso computer, Macintosh, che era il PowerBook G3 :-)
Non ho tanto da dire su Steve Jobs, c'è molta gente che ne sa più di me, lascio a loro il compito, io poi mi perderei anche a difendere gli ispiratori anonimi di molte delle idee della Apple, tra cui l'ultima che è iCloud,
mi vorrei invece soffermare sull'importante consiglio che Steve diede,
«Siate affamati, siate folli.»
Questo, è quello che intende una frase, chiave, un esortazione, del genere:
Affamati, di idee, di soluzioni, di alternative, di nuove strade, non abbandonarsi mai a ciò che si è raggiunto, ma continuare a migliorarsi, e a migliorare. Dopotutto, ciò che abbiamo raggiunto con fatica, è sempre un nuovo punto di partenza per un nuovo viaggio del futuro, verso un altro obiettivo ancora.
Folli. Diciamo subito, soprattutto ai più giovani, che la follia di cui parla Jobs è quella creativa, non è che siamo come Steve Jobs, se facciamo gli scemi, o se da folli prendiamo ad esempio l'auto e ci schiantiamo contro il muro, si parla di 'follia' creativa, e cosa significa? Significa che, nel genio, nell'inventiva, nella fantasia, non si deve stare nel comune, nell'abituale, nella routine, nelle regole (siamo nel mondo della fantasia), ma se ne deve anche uscire, dagli schemi. Si devono fare 'pazzie', esperimenti, ci si deve gettare, per esplorare e trovare nuove strade, nuovi mondi, alternative, soluzioni.
E per fare questo, serve coraggio, fame, e sempre un piede per terra che possa riportarti indietro, nel mondo reale, e ti permetta di concretizzare, o scartare ciò che non è buono e utile e funzionale.
Insomma, bisogna, sempre, tentare, non c'è quasi nulla di impossibile se non nella nostra mente, mentre per chi vuole ricercare, l'arrivare è solo questione di tempo, e di tenacia, e di fantasia.
Questa, a mio avviso, è la migliore eredità di Steve Jobs, più che i suoi prodotti, perché questo modo di pensare è immortale, e un viaggio verso il futuro, e l'evoluzione.
(e non è necessario che sia un frutto proibito)